venerdì 19 giugno 2009

Critical Mass Frequently Asked Question...

...ovvero cosa rispondere tutte le volte che qualcuno fa domande del tipo "chi siete?", "dove andate?", "perché lo fate?"...

Alcune note
Licenza: queste FAQ sono rilasciate come documento di pubblico dominio
Responsabilità: nessuna responsabilità viene assunta da chi cura queste note.

Cos'è la Critical Mass?
Risposta secca: è una coincidenza organizzata di ciclisti

Si può dare una definizione/risposta più precisa?
Certo perché una risposta come la precedente non porta sufficiente informazione e fa arrabbiare ancora di più gli autosauri.

Risposte brevi (da dare pedalando):
- un gruppo di ciclisti che aveva voglia di fare un giro
- degli amici che si ritrovano pedalando
- persone che vogliono godersi la città pedalando insieme in tranquillità
- persone che non amano stare rinchiuse in auto quando una soluzione migliore è possibile, anche se piove e fa freddo o c'è il sol leone e si suda

e in tutti i casi si può aggiungere che è un fenomeno che accade in tutto il mondo (anche l'aggettivo globale è adatto)

Risposta lunga: uno dei tanti modi possibili di riconquistare degli spazi nelle città soffocate dal traffico, trasformando le ore che potrebbero essere passate imbottigliati nel traffico, chiusi da soli nelle proprie scatolette di latta in pedalate casa-lavoro (o simili) in compagnia di altre persone che la pensano come noi ed hanno a cuore i problemi dell'inquinamento e della vivibilità delle città. Ma si tratta anche di un utilizzo del [poco] tempo libero che rimane tolte le ore destinate al lavoro e che non si desidera sia buttato via imbottigliati nel traffico senza poter fare nulla ma solo subire i modelli (andare in auto al lavoro, in questo caso) imposti da questa società che non ci piace per molti aspetti.

Cosa non è la critical mass?
una manifestazione, un modo per bloccare il traffico, uno sciopero, una protesta specifica, un'associazione

Cosa chiedono i critical masser?
Per essere puristi bisognerebbe dire che non chiedono nulla, si limitano a fare un giro in bici insieme riprendendosi gli spazi (stradali) che sono diventati solo delle auto. Ma molti ciclisti sanno quello che sarebbe necessario per avere una mobilità migliore soprattutto nelle città: da una politica dei trasporti meno orientata al mezzo privato inquinante a più piste/percorsi ciclabili, da una attenzione al minor sperpero di combustibili ad una vita più sana senza inquinanti e con più possibilità di coniugare gli spostamenti necessari alla vita quotidiana con una salutare attività fisica, e via dicendo...

La cm serve a bloccare il traffico?
No, uno degli slogan più significativi recita: "noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico". Questo essere il traffico significa che la massa diventa una parte considerevole del traffico e quindi può rallentare i veicoli che vengono dietro.
Del resto si può provare a spiegare agli auto/motosauri che un piccolo rallentamento una volta al mese è una pagliuzza confrontata con la trave che gli automobilisti incontrano tutti i giorni a causa di se stessi.

Cosa rispondere agli altri veicoli quando dicono che stiamo bloccando il traffico?
Che il traffico è *generalmente* bloccato da autoveicoli e nessuno si lamenta più di tanto e soprattutto nessuno ce l'ha con l'automobilista che lo precede in quanto tale, quindi non c'è motivo di prendersela con i ciclisti quando loro sono in grande numero e per questo rallentano il traffico. Dare contro a questo discorso porta, tramite un breve percorso logico, a tesi razziste contro i ciclisti.

Sembra che tutti questi concetti siano inoppugnabili, cosa dice il codice?
Beh il codice non è proprio dalla nostra parte, infatti li si dice che i ciclisti devono procedere in fila sul lato destro della carreggiata e possono disporsi a coppie solo quando non sopraggiungano, nella loro corsia, altri veicoli. Quindi la cm non è ammessa dal codice della strada.
Anche l'uso del campanello senza motivo, il repentino cambio di corsia, e altre manovre potrebbero essere sanzionabili.

Allora si rischia qualcosa?
In teoria si, potrebbero fermare uno a uno e fare la multa per intralcio alla circolazione o mancato rispetto delle norme suddette. Però tutto dipende da posto e da posto. A Firenze non ci sono mai stati problemi di questo tipo; i vigili urbani si sono mostrati molto comprensivi (ultimamente si è sentito dire da un vigile fermo ad un incrocio mentre la massa passava "se mi date una bici vengo con voi"): alle prime cm con centinaia di ciclisti hanno spontaneamente accompagnato la cm senza chiedere o imporre nulla. Altre volte al ritrovo abituale si sono presentati chiedendo garbatamente chi fossimo e cosa e perché lo facessimo e si sono accontentati sempre delle risposte, spesso con un sorriso. In ogni caso conviene avere la bici in stato impeccabile: freni, luci e catarifrangenti, al codice interessano sostanzialmente queste due cose e al limite non andare senza mani...

In altre città, però, le cronache ricordano rincorse con volanti della polizia e addirittura elicotteri!
Anche se una analisi statistica non è stata condotta si potrebbe azzardare che ci sia una certa correlazione fra tolleranza (a norma di codice della strada e altri codici) verso la cm e colore politico dell'amministrazione locale, ma per questo ci vorrebbe un'analisi più approfondita... ;) Anche perché per un periodo la tolleranza sembrava dare un fiore all'occhiello all'amministrazione (direi nel periodo ottobre/dicembre 2002 sempre a Firenze); poi "la critical mass è una manifestazione troppo barbara per una città come Firenze" si è perso traccia da dove venga ma sembra da qualche membro dell'amministrazione comunale.

Ma si può parlare anche di interruzione di pubblico servizio, atti sovversivi o altre cose da codice penale?
A rigore si, ma valgono i discorsi fatti sopra.

Allora la cm può essere vista come azione disobbedienza civile?
Stiracchiando un po' la definizione la si può vedere anche così perché chi vi partecipa (ma anche chi fa i volantini, scrive sulle mailing-list, o peggio scrive queste FAQ ;)) si assume le responsabilità del caso e sa di poter essere perseguito in qualche modo. Con questo alle cm fiorentine si sono visti partecipare anche bambini sia con bici propria che sui sellini supplementari; però è sempre un agire contrario alle leggi.

Però per essere precisi sul termine di "disobbedienza civile" bisogna ricordarsi che con questo agire si intende commettere una deliberata infrazione della legge per obbligare il potere a condannarti per una legge ritenuta ingiusta e contro la quale non si vedano altri mezzi per attaccarla.

C'è qualcuno che organizza le cm?
No, in linea di principio è un appuntamento che un gruppo di persone si è dato. Poi ci sarà sicuramente chi amministra una mailing list, chi riporta notizie e foto sul proprio sito internet, chi stampa volantini e li mette nelle rastrelliere, chi nottetempo attachina manifesti (ovviamente senza le prescritte autorizzazioni), chi telefona agli amici e lo dice a qualche radio locale vicina a questo tipo di iniziative.
Ma si tratta sempre di iniziative prese a livello personale e senza nessuna strutturazione dell'entità critical mass.

Ma poi, quando siamo tutti in sella, c'è qualcuno che decide dove si vada?
Anche in questo caso in linea di principio arrivati all'ora a cui ci siamo dati appuntamento per la partenza qualcuno prende e parte e la massa lo segue. Non è detto che chi ha deciso da quale parte della piazza partire stia sempre in testa alla critical mass; così altri ciclisti andranno - o si ritroveranno - in testa e al prossimo incrocio decideranno dove andare.

Ma in pratica sembra di vedere sempre i soliti davanti...
Si, spesso capita che a partire siano sempre i soliti, però alla prima curva ognuno si deve sentire di andare in testa e fare quel pezzetto di strada che gli piace. Poi se qualcuno si decidesse a prendere e partire tutti gli andrebbero dietro anche senza aspettare la mezz'ora accademica che accompagna tutti i ritrovi italiani...

C'è qualche comportamento da tenere durante la cm?
No, ognuno si deve sentire libero di fare quello che vuole, suonare il campanello, cantare, parlare con quelli accanto, invitare a cena qualcuno/a... Certo che se un ciclista si mette a spaccare automobili perché ritiene che quello sia l'unico modo di avere spazio per le bici si cerca di dissuaderlo da certi comportamenti vandalici, violenti e inutili; magari e alla fine ricordandogli anche che tutto quello non è nello scopo dei ciclisti che si ritrovano a fare una cm.

E attenzioni particolari da tenere durante lo svolgimento?
Sì, di queste ce ne sono tante. I maggiori problemi che si sono riscontrati sono stati i provocatori e le strade laterali.
soprattutto agli inizi della cm a Firenze c'erano, regolarmente, degli individui che a volte scendevano dall'auto, ma spesso si materializzavano dal nulla nel mezzo alla massa [a piedi ovviamente], e con discorsi farneticanti ("...mi state facendo diventare pazzo con queste bici andatevene oppure...", "... mi hai già distrutto tre auto ora ti $%#@...") e spesso con attacchi personali cercavano di attacare briga. Sono sempre stati tenuti buoni con discorsi calmi e pacati [quasi sempre pacati...], spiegando e dimostrando l'impossibilità delle affermazioni dei provocatori.
L'altro problema riguarda le strade che incrociano quella che si sta
percorrendo: se la massa è composta da 50 bici o meno questo non è un problema perché nessuno pensa di infilarvisi nel mezzo. Ma se il transito della massa per un incrocio dura più di 30-40 secondi allora la pazienza dell'automobilista abituato a stare in coda ore e ore al giorno giunge al tracollo. E in tutti i modi cerca di insinuarsi per trovare sbocco.
In ottemperanza al vecchi adagio secondo cui è meglio prevenire che curare quando ci siano più di 50 bici è opportuno (e assolutamente indispensabile con masse di qualche centinaio) che tre o quattro (dipende dalla larghezza dell'incrocio) fra quelli che si trovano in testa si fermino a metà dell'incrocio e stia fermo di fronte alle auto che vorrebbero passare, le quali strombazzano imprecano, offendano ma generalmente non passano; più difficile è con le due ruote a motore ma con un po' di esperienza si bloccano anche quelle.
In teoria, poi, se la massa è compatta i ciclisti-tappo agli incroci non saranno necessari, ovvero se la massa non pedala provocatoriamente a velocità troppo bassa (che è in contrasto con i principi espressi
sopra) l'incrocio si sgombra velocemente e senza troppi problemi. A Firenze, purtroppo, la massa è abbastanza lenta...

E se un auto/motosauro si insinua nel mezzo della massa?
Qui ci sono diverse correnti di pensiero. Se davanti a se ci sono solo poche bici conviene farlo andare via il più velocemente possibile, non foss'altro che perché inquina tutti quelli dietro. Ma anche perché non ci dovrebbe essere lo scopo di bloccare deliberatamente qualcuno. Se l'infiltrato si trova nella parte terminale bisognerebbe tenerlo li e fare in modo che i [pochi] ciclisti rimasti dietro lo sorpassino e la massa si ricompatti.
Se l'infiltrazione è nel mezzo della massa bisognerebbe prima di tutto cercare un contatto con "l'incauto" e spiegargli chi siamo, dove andiamo e perché lo facciamo; sempre con toni calmi e rispettosi. Invitandolo, quindi, a non intralciare il transito delle bici e a inquinare i poveri pedalatori. La risposta è sempre negativa, e anzi spesso vengono fuori i comportamneti più animaleschi. Allora se l'auto/motosauro è tranquillo si può cercare di farlo indietreggiare, altrimenti conviene lasciarlo andare il più alla svelta possibile; limitandosi ad uno "scemo, scemo" se la sua dipartita viene accompagnata da una fragorosa sgommata!

Allora come si fa a evitare che auto/motosauri si infiltrino nella cm?
Questo è un argomento difficile da riportare sulla carta, farsi un paio di cm permette di rendersi conto con facilità di quali siano i metodi migliori. Qui basterà ricordare solamente di pedalare vicini l'uno all'altro sia trasversalmente per tutta la corsia, sia longitudinalmente evitando cioè che la massa si sfilacci perché qualcuno pedala più veloce e qualcuno più lento.

Ci sono da parte dei cm dei comportamenti scorretti che bisognerebbe cercare di evitare:
Distinguiamo in comportamenti inerenti la guida e quelli più ideologici:

  • La guida della bici da tenere durante la cm: essenzialmente sarebbe bene non eccedere e rimanere nei principi di base della cm e quindi andare contro mano nella corsia opposta a quella su cui procede è da evitare, non solo perché molto pericoloso, ma anche perché senza senso!

  • Dal punto di vista più ideologico dovrebbero essere da evitare soprattutto gli atteggiamenti moralistici: Io sono buono perché sono in bicicletta, te sei cattivo perché guidi un automobile: inquini, puzzi, finanzi le multinazionali, le guerre del petrolio, l'impero del male. Se poniamo la questione in questi termini, all'autista non restano che due alternative: o si pente e scoppia in lacrime o ci investe... Il piacere convince assai più del dovere: se noi pedaliamo tranquilli, uniti e (come si diceva prima) spediti, Il povero autista magari può pensare: guarda lì quelli in bici, come si divertono e io qui come un bischero, dentro la macchina (ancora con le rate da pagare)

Mi hanno chiesto di fare una critical mass in occasione di oppure a supporto di una qualche manifestazione, ecc..., come ci si regola?
Avendo letto quanto sopra è facile spiegare che la cm non è quella cosa ganza da utilizzarsi a tutte le occasioni che lo richiedano. La cosa migliore è dare queste FAQ o qualcosa di simile a chi abbia fatto una richiesta del genere. Se poi, forti dell'esperienza ciclistica maturata anche nell'ambiente cm, si vuole aiutare chi abbia chiesto questo supporto, bene: si possono organizzare delle pedalate/biciclettate di protesta, ma il nome critical mass non è adeguato. Meglio sarebbe invitare chi abbia fatto questa richiesta ad una critical mass in modo da fare tastare con mano di che cosa si tratti.

Ho sentito parlare delle critical mass pedonali, esistono? Di cosa si tratta?
Riallacciandosi a quanto scritto sopra bisogna riconoscere che la critical mass è diventata una cosa ganzissima soprattutto nell'immaginario di molti, tanto che è stata scimmiottata in vari modi e versi. Si, a Firenze alcune manifestazioni sono state indette con il nome di critical mass pedonali: una specie di trenini di manifestanti che si insinuavano fra i turisti e gli acquirenti delle feste natalizie in modo da bloccare il loro traffico e cercare di sensibilizzarli su temi di una certa rilevanza sociale. Tutto giusto, tutte le armi devono essere utilizzate per migliorare la società (se non ricordo male si trattava di manifestazioni pacifiste, anticonsumiste e antiliberiste) ma la cm è un'altra cosa, e non è corretto usare il nome perché fa fico. Gli specchietti per le allodole lasciamoli a quelli che stiamo combattendo!

2 commenti:

  1. se invece di scassare la minchia utilizzaste le piste ciclabili il problema sarebbe risolto.! non semPre chi va in macchina o in moto non è amante della bicicletta o dell'aria aperta, ci sono delle esigenze inderogabili e allora NON SI DEVE BLOCCARE LE STRADE PUBBLICHE PAGATE E MANTENUTE DA TUTTI! IL VOSTRO DIRITTO LEDE IL MIO DIRITTO. OGNUNO RISPETTI LE REGOLE DEL VIVERE CIVILE.

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  2. ciao, è un peccato che tu ci scriva come anonimo. questo dimostra che la disponibilità a confrontarsi è nulla. in ogni caso, ti inviterei ad usare per una settimana la bici per i tuoi spostamenti quotidiani, cercando di rispettare piste, segnali e soprattutto cercando di evitare auto e moto indisciplinati che se ne fregano di tutto e di tutti per il loro tornaconto. ti renderesti conto di come funzioni la mobilità ciclistica in città e tutto sommato probabilmente arriveresti prima nei posti, più rilassato e soprattutto risparmiando oltre al tempo anche dei denari, che di questi tempi specialmente non fa mai male. Se per 5 minuti al mese trovi le tue strade bloccate dalle bici significa che (secondo il tuo punto di vista...) per 5 minuti al mese ci prendiamo anche noi quello che paghiamo, per un momento siamo il traffico, siamo la maggioranza degli utenti della strada e quindi ne dettiamo le regole. Ogni giorno le strade sono intasate dalle macchine ma non ti viene mai in mente di scrivere agli automobilisti che scassano la minchia, mentre non sei disposto a pensare che anche noi, in bici, siamo il traffico. Le esigenze inderogabili ci sono per tutti, ma non sono la regola, per definizione, altrimenti non sarebbero più esigenze inderogabili. Nessuno contesta questo uso del mezzo a motore, noi ne contestiamo e sconsigliamo l'abuso, nel nome della salute, della serenità e anche per permettere a chi, come dici tu, ha esigenze inderogabili, di non trovarsi infognato nello smog e nel tappo che ogni giorno invece le nostre strade, pagate con i soldi di tutti (anche di chi va in bici...ebbene sì...), sono costrette a sopportare, non certo per colpa delle bici.
    Speriamo di incontrarti e di poter dialogare meglio con te, anonimo utente.

    Con affetto


    CMFirenze

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