martedì 3 giugno 2008

Ecco le foto foto della ciemmona!!

3 commenti:

  1. "Lunedì 2 giugno le forze dell'ordine hanno perpetrato l'ennesimo atto
    intimidatorio ed assolutamente ingiustificato nei confronti di tutti/e
    i/le partecipanti della Critica Massa di ritorno da Ostia. Dopo tre
    giorni di festa,che hanno visto in totale circa 5000 biciclette
    invadere pacificamente Roma con suoni e colori senza il benché minimo
    episodio di turbativa all'"ordine pubblico", i/le ciclisti/e che
    avevano deciso di trascorrere l'ultima notte in riva al mare si sono
    visti/e svegliare da tre pattuglie ed un elicottero della polizia,che
    li/le hanno seguiti/e, e ripresi/e, fino alla più vicina stazione
    ferroviaria. In un clima reso già abbastanza teso dalla presenza di
    svariati poliziotti all'interno della stazione, i/le vari/e ciclisti/e
    sono stati invitati a salire con calma sui treni, ignari del fatto che
    a fine corsa, alla stazione di Porta S.Paolo, erano già schierati
    decine di poliziotti in assetto antisommossa che impedivano a
    QUALSIASI ciclista si trovasse all'interno della stazione di varcare
    la soglia. I primi che,come loro diritto,hanno chiesto di lasciare
    l'area della stazione sono stati ricacciati dentro con la forza, i
    documenti requisiti per un tempo indefinito(saranno poi restituiti una
    mezz'ora dopo),ed invitati ad indossare le felpe con la scritta
    Critical mass al contrario,comportamento questo ulteriormente
    vessatorio e gratuito verso liberi cittadini ai quali non era
    imputabile alcun reato.
    Un gruppo di circa 50 ciclisti che aveva deciso di tornare a Roma in
    sella alla propria bici è stato bloccato da due pattuglie dei
    carabinieri all'altezza dell'Eur ed identificato. Anche qui,nessun
    reato contestato, nessun atteggiamento provocatorio da parte dei
    ciclisti, che al contrario hanno dovuto attendere più di mezz'ora a
    lato della strada, sotto la pioggia battente, di fronte ad impassibili
    poliziotti in impermeabile, senza alcuna motivazione plausibile.
    Quasi duecento persone, in un arco temporale che va dalle dieci alle
    dodici di mattina, sono state tenute sotto sequestro dalle forze
    dell'ordine; tra Ostia e P.le Ostiense qualsiasi ciclista o gruppo di
    ciclisti poteva essere fermato, anche se estraneo a Critical Mass, in
    una situazione di stato di polizia in cui chiunque fosse in sella ad
    una bici andava temporaneamente fermato perché considerato
    potenzialmente pericoloso per la sicurezza del corteo delle forze
    armate che si stava svolgendo poco distante.
    Come più volte sottolineato agli ispettori della Digos presenti,
    nessuno dei ciclisti aveva intenzione di fare rotta sul corteo dei
    fori imperiali, nonostante la nostra innata avversione al militarismo.
    Il comportamento delle forze dell'ordine,che hanno ricompattato
    forzatamente i piccoli gruppi di ciclisti che stavano tornando a casa,
    appare quindi particolarmente insensato.
    Ci sembra ridicolo che, in una giornata in cui le forze armate
    mostrano i muscoli paralizzando buona parte della città con grande
    spiegamento di uomini e mezzi, venga criminalizzato chi rivendica
    quotidianamente attraverso l'uso della bicicletta un mondo libero da
    inquinamento, auto, petrolio e dalle guerre che da esso dipendono."

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  2. Non c'è da meravigliarsi,questo episodio sottolinea come un gruppo di persone che si riunisce sotto un ideale come Critical Mass sia visto con timore da un'organo potente e autoritario come lo stato,nello specifico: i militari.E' nella natura di ogni uomo impaurito portare avanti delle azioni preventive al fine di tutelarsi anche se non ce ne sia un effettivo e/o imminente bisogno.Solidarietà per i compagni ciclisti che hanno dovuto subire il tutto senza motivo e altrettanti complimenti per non aver fatto il loro gioco reagendo insensatamente anche se io stesso avrei avuto una vogli amatta di prenderli a calci nelle gengive!!!

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  3. Aggiungerei un altro pezzo preso dal sito di Critical Mass Planet,segue testè:
    "Un ciclista andandosene dalla manifestazione verso le 20:00 si ferma tra ponte Regina Margherita e piazza della Libertà, qui viene avvicinato "da una decina d'individui rasati" che, dopo avergli chiesto se era stato alla manifestazione, tentano di aggredirlo inseguendolo tra la folla al grido di "pezzo di merda".

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